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La nostra ansia non viene dal pensare al futuro, ma dal volerlo controllare.

Khalil Gibran

Che cos’è il disturbo d’ansia generalizzata?

È un disturbo caratterizzato dalla presenza costante ed eccessiva di ansia e preoccupazione (intesa come attesa apprensiva) rispetto ad una certa quantità di eventi o attività.

L’intensità, la durata/frequenza di ansia e preoccupazione sono eccessive rispetto alla reale probabilità che l’evento temuto si verifichi o che si verifichi con la gravità attesa.

La persona che ne soffre fatica a controllare la preoccupazione e spesso non riesce ad evitare che i pensieri preoccupanti interferiscano con le sue abituali attività e con la sua capacità attentiva.

Spesso, le preoccupazioni riguardano il futuro e le situazioni quotidiane della propria routine. Ad esempio le questioni lavorative, di salute o economiche, ma anche questioni minori, come faccende da sbrigare o appuntamenti da rispettare.

Sintomi fisici e mentali del disturbo d’ansia generalizzato

  • Preoccupazioni eccessive che interferiscono significativamente con il funzionamento della persona in ambito psicologico e sociale.
  • Le preoccupazioni sono pervasive, più angoscianti, si verificano spesso senza eventi scatenanti e hanno una maggiore durata. Più sono le aree della vita interessate dalla preoccupazione, più alta è la probabilità che si manifesti il disturbo d’ansia generalizzata.
  • La preoccupazione costante provoca in chi ne soffre un disagio che compromette il proprio funzionamento in diverse aree importanti della vita, come quella della famiglia o del lavoro.
  • Irrequietezza e tensione muscolare, sensazione di “nervi a fior di pelle”, difficoltà a concentrarsi, vuoti di memoria, irritabilità, alterazioni del sonno.
  • Possono essere presenti anche sintomi somatici come nausea, sudorazione, diarrea o altre condizioni associate allo stress, come cefalee e sindrome dell’intestino irritabile.

I sintomi tendono ad essere presenti per tutta la giornata, tutti i giorni con un andamento altalenante nel corso della vita e i contenuti delle preoccupazioni tendono ad essere appropriati all’età. Di conseguenza, bambini e adolescenti si preoccuperanno maggiormente delle proprie prestazioni scolastiche o sportive. Gli anziani potrebbero cominciare ad avere preoccupazioni eccessive a seguito della scoperta di una patologia fisica cronica.

Cause e fattori di rischio del disturbo d’ansia generalizzata

Le cause del disturbo d’ansia generalizzata possono essere differenti e, come per molti disturbi psichici, entrano in gioco variabili psicologiche, biologiche e ambientali in relazione tra loro.

Tra i possibili fattori di rischio possiamo trovare:

  • Una prolungata esposizione a fattori stressanti
  • Aver avuto esperienze negative o traumatiche
  • La presenza di malattie croniche o invalidanti
  • Le personalità evitanti, pessimiste o introverse
  • I fattori attori genetici (riguardano un terzo del rischio)

La cura del disturbo d’ansia generalizzata

In genere sono previsti due possibili percorsi terapeutici: la psicoterapia e la terapia psicofarmacologica.

La psicoterapia è un percorso che ha lo scopo di curare il disturbo attraverso la relazione terapeutica con il paziente. Nell’approccio relazionale-sistemico vengono presi in considerazione non solo i vissuti del paziente, ma anche le relazioni in cui è inserito, con particolare attenzione a quelle per lui più significative.

Possono essere utilizzate anche tecniche di rilassamento che il paziente potrà in seguito eseguire in autonomia.

La terapia farmacologica, che deve essere prescritta da un medico psichiatra, prevede l’utilizzo di farmaci per la gestione dei sintomi ansiosi. L’uso dei farmaci può avvenire contestualmente e a supporto della psicoterapia quando i sintomi si rivelano invalidanti per il paziente, con l’obiettivo di ridurli gradualmente.

Disturbo d'ansia generalizzata

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