COME LITIGARE SENZA FARSI MALE

IMPARARE A LITIGARE AIUTA A PROTEGGERE LA RELAZIONE CON IL PARTNER

Stiamo conversando con il nostro partner su argomenti neutri o addirittura piacevoli quando, improvvisamente, il tono cambia, la discussione si fa accesa e quasi senza che ce ne accorgiamo ci troviamo coinvolti in un litigio vero e proprio. Cos’è successo?
Situazioni del genere possono verificarsi anche se alla base non ci sono pesanti incomprensioni o divergenze inconciliabili in cui ogni pretesto diventa l’occasione per scatenare la nostra rabbia.
Qualcosa si può certamente fare per evitare che un litigio si trasformi in una situazione di profonda sofferenza che permane per molto tempo anche dopo la fine della discussione.

5 STRATEGIE PER LITIGARE “CON LA TESTA”

1. RIMANERE “SUL PEZZO”
È fondamentale fare uno sforzo per circoscrivere il litigio a ciò che lo ha causato, qualsiasi sia il motivo.
Purtroppo infatti è molto più frequente e facile che si colga l’occasione del litigio per allargare la discussione inserendo altri argomenti che riguardano ciò che non approviamo del nostro partner, anche se non sono affatto pertinenti in quel momento. E così si entra in una spirale infinita fatta di accuse all’altro per tutti i suoi difetti, le presunte colpe o i comportamenti negativi che gli attribuiamo e che magari (come capita frequentemente) riguardano periodi passati.
Focalizzarsi su ciò che ha causato la discussione in quel momento rende la discussione stessa più facile da gestire e da risolvere in tempi molto più brevi, evitando anche di intaccare altre aree relazionali della coppia.

2. NON GENERALIZZARE
Evitare di generalizzare il comportamento causa della discussione attribuendolo ad una caratteristica stabile del partner (… fai sempre così… ogni volta hai sempre il solito atteggiamento…). In questo modo è come se facessimo una lamentela sottolineando che non esiste soluzione perché le cose sono sempre andate così. Parlare in questo modo presuppone la convinzione che tale comportamento non cambierà nemmeno in futuro. La discussione diventa solo uno sfogo fine a se stesso a cui manca la volontà di trovare una soluzione condivisa.
Focalizzarsi su un singolo episodio per volta rimane la scelta più vantaggiosa.

3. EVITARE DI SVALUTARE IL PARTNER
Evitare assolutamente di utilizzare parole o frasi che svalutino il partner sia in maniera diretta (riferendosi alle sue caratteristiche personali o al suo comportamento), ma anche in maniera indiretta (connotando negativamente le sue amicizie, gli ambienti che frequenta o i suoi interessi).
Alla base di un tale comportamento c’è un forte senso di inferiorità, di inadeguatezza e disprezzo che viene proiettato sull’altro, accusato di metterlo in secondo piano rispetto a qualsiasi suo interesse e colpevolizzato quindi di provare poco amore.
Utilizzare una simile modalità è una delle cose peggiori che si possa fare durante un litigio e, se utilizzata d’abitudine, mette fortemente a rischio la serenità della coppia.È bene tenere a mente che le parole pronunciate durante una discussione, specialmente se molto negative, non vengono dimenticate alla fine della discussione stessa, ma tendono a scavare un solco nella memoria della persona a cui sono destinate. Questo a causa della forte carica emotiva sempre presente all’interno di una discussione. Ci sono infatti degli studi secondo i quali noi ricordiamo meglio le cose che sentiamo o vediamo in situazioni emotivamente più coinvolgenti. Questo è valido non solo per le emozioni positive ma, purtroppo, anche per quelle negative.

Quindi, anche tenendo conto del contesto in cui tali parole svalutanti vengono pronunciate (un litigio appunto) e dell’emozione prevalente in campo (la rabbia), questo atteggiamento può comunque trasformarsi in una vera e propria violenza psicologica che ha lo scopo di annientare l’altro infliggendogli delle grosse sofferenze.

Spesso si agisce in questo modo per avere la meglio nella discussione, ma si finisce solo per dimostrare la propria incapacità a gestire una discussione sana che non ferisca inutilmente il partner.

4. EVITARE DI SVALUTARE I PARENTI DEL PROPRIO PARTNER
Evitare di svalutare/accusare/disprezzare i parenti del partner, in particolare modo i genitori. Per quanto possano dimostrarsi delle persone negative (individualmente o rispetto alla coppia) rimangono coloro che hanno dato al mondo la persona che amiamo o che abbiamo amato e nella quale abbiamo quindi trovato anche delle qualità.

Tale svalutazione può essere considerata ancora più dannosa per la coppia rispetto alla precedente. Questo perché gli aspetti negativi che si attribuiscono al partner attraverso il comportamento dei suoi genitori vengono percepiti più stabili e immodificabili in quanto trasmessi geneticamente. Ciò causa molta rabbia in chi lo riceve è un senso di impotenza maggiore: possiamo cercare di migliorare noi stessi, ma non possiamo fare lo stesso con gli altri.

5. EVITARE DI FAR USCIRE IL PEGGIO DI SÈ
Cerchiamo di tenere a mente, durante un litigio, che la persona che abbiamo davanti è la stessa che amiamo ed apprezziamo in tutte le altre situazioni.
Lasciarsi andare e perdere il controllo di ciò che si dice porta con sé un rischio troppo alto. Quello di far dubitare il nostro partner su chi siamo e cosa pensiamo veramente di lui o lei.
Ci stiamo trattenendo abitualmente e nelle discussioni esce il nostro reale pensiero?
Ciò sarebbe molto deprimente. Pur amandoci il partner potrebbe allontanarsi non sentendosi sufficientemente amato, rispettato e apprezzato per poter continuare una relazione soddisfacente.
Se invece davvero trattiamo così il partner perché non proviamo più nulla di positivo nei suoi confronti è sicuramente più onesto e coraggioso interrompere una relazione che rischia di diventare sempre più tossica, anche se ciò implica dei sacrifici su altri fronti.

AUTORE
PATRIZIA PAOLINI – Psicologia Milano    

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