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Mindful eating: 5 fattori che influenzano l’alimentazione

Un passo importante per continuare un percorso di consapevolezza alimentare, è quello di conoscere i fattori che influenzano il nostro approccio al cibo.

Eccone cinque corredati da alcuni brevi esercizi per stimolare la riflessione.

1. La nostra storia personale. 

Il primo fattore che influisce sul nostro modo di alimentarci riguarda la nostra storia e, nonostante si possano trovare degli elementi in comune con altre persone, la nostra esperienza rimane unica, perché legata ad eventi, emozioni ed affetti che appartengono solo a noi.

I genitori, il resto della famiglia e chi si è maggiormente preso cura di noi, sono coloro che per primi sono intervenuti sulla nostra alimentazione trasmettendoci le loro abitudini, fondate principalmente sulle proprie convinzioni e credenze sul cibo

Ad esse appartengono elementi e situazioni che possono sembrare all’apparenza insignificanti, come il tipo e la quantità di cibo, il numero di pasti e il luogo in cui vengono consumati, la presenza o meno della colazione, le persone o le emozioni che colleghiamo a certi cibi, l’utilizzo del cibo come gratificazione o conforto.

Le abitudini alimentari sono quindi l’espressione delle idee e dei valori sottostanti alla semplice azione di consumare del cibo. Tra questi possiamo trovare:

  • la salute
  • La convivialità 
  • La condivisione
  • Il conforto
  • Il controllo
  • L’abbondanza
  • La sperimentazione

L’applicazione di tali abitudini talvolta può assumere dei risvolti non funzionali che, radicandosi nel tempo, inducono a commettere errori sulla gestione della propria alimentazione o a sviluppare un disturbo alimentare.

Le abitudini familiari che abbiamo fatto nostre e quelle che acquisiamo crescendo sono quelle che influenzeranno nel tempo anche gli altri fattori analizzati di seguito. Questo perché tali abitudini ci forniscono un esempio, un “precedente” di come affrontare situazioni o contesti in una modalità che ci è, appunto, familiare.

Esercizio

Scrivi le 3 abitudini alimentari che hai appreso da bambino e che ti caratterizzano ancora oggi.

Esercizio

Scrivi le 3 abitudini alimentari che hai acquisito “da grande”.

2. La pressione dell’ambiente

La pressione dell’ambiente è intesa come il contesto alimentare in cui ci troviamo a vivere e che ci spinge o invoglia a mangiare determinati cibi invece che altri o a consumarli in determinate modalità. Quindi, tende ad influenzare le nostre abitudini. Se poi quest’influenza risulta piacevole o funzionale alla nostra organizzazione quotidiana può gradualmente radicarsi in un’abitudine, più o meno positiva.

Subiamo quotidianamente una pressante comunicazione in cui ci vengono proposti prodotti alimentari sempre nuovi, saporiti e di veloce preparazione. L’effetto che producono è molto diverso da quello dichiarato. Ci invoglia a mangiare anche quando non ne avremmo la reale necessità e a utilizzare il cibo (o determinate bevande) in maniera non corretta, a volte come se fossero un premio che ci meritiamo, a volte come se fossero in grado di soddisfare bisogni che non è compito del cibo soddisfare. In questi casi la consapevolezza è l’arma più efficace per contrastare tali pressioni e decidere cosa sia opportuno cambiare o accettare nelle nostre abitudini alimentari.

Esercizio

Descrivi il contesto alimentare in cui vivi e individua eventuali cambiamenti che hai messo in atto a seguito della sua influenza.

3. Le situazioni stressanti

Definiamo brevemente lo stress come una risposta dell’organismo a situazioni percepite come un pericolo o una minaccia. Si tratta di una reazione adattiva dell’organismo che ha lo scopo di prepararsi fisiologicamente all’azione. Le situazioni stressanti possono essere oggettivamente gravi, come un lutto, o percepite soggettivamente gravi, come nel caso di un conflitto relazionale o di una prova di esame.

L’influenza dello stress sull’alimentazione può manifestarsi in modi diversi:

  • Aumento della quantità di cibo consumato per calmare l’ansia e le frustrazioni (effetto sedativo). 
  • Diminuzione della quantità di cibo assunto per mancanza di fame (stomaco che si chiude),
  • Presenza di disturbi digestivi,
  • Aumento di comportamenti alimentari non salutari, come saltare i pasti, consumare cibi di bassa qualità, ma di veloce consumo o assumere esclusivamente un certo tipo di alimento.

Esercizio 

Ripensa ad un evento o ad un periodo stressante che hai vissuto e descrivi com’era la tua alimentazione.

4. Il tempo

Il tempo, o meglio la mancanza di tempo, gioca un ruolo importante nella gestione della nostra alimentazione e spesso lo fa in maniera negativa.

Passare l’intera giornata fuori casa o sentire di non poter dedicare una quantità di tempo congrua per la preparazione il consumo di un pasto può indurci a scegliere delle soluzioni alternative poco salutari. Mangiare un panino al volo, rimandare il pranzo o la cena o saltarli del tutto, consumare cibi preconfezionati sono alcuni dei comportamenti che, portati avanti giorno dopo giorno, rischiano di trasformarsi in cattive abitudini.

Per stare bene e sentirci bene abbiamo bisogno di poter dedicare del tempo di qualità ai nostri pasti. Ciò significa poter stare seduti con il nostro piatto davanti senza altre distrazioni se non, eventualmente, la compagnia di qualcuno con cui poter conversare. Questo tempo ci permette di fare una pausa dalle nostre attività e di ricaricare le nostre energie.

È possibile raggiungere un’alimentazione consapevole anche ricorrendo alla semplice pianificazione. Decidere prima cosa mangiare ci aiuta a scegliere gli alimenti giusti durante la spesa, ad avere a disposizione quello che ci serve per cucinare e a prepararci dei pasti che avremo già pronti quando non avremo tempo per prepararli.

Questo ci permette di arginare le credenze sulla mancanza di tempo come ostacolo alla cura di noi e del cibo che consumiamo.

Esercizio

Quanto tempo dedichi ad ogni pasto?

  • 5 minuti
  • 10 minuti
  • 15 minuti
  • 20 minuti
  • 30 minuti 
  • 45 minuti

5. Il rapporto con il corpo

Il rapporto con il proprio corpo è un fattore che influenza molto la nostra alimentazione.

Essere insoddisfatti del proprio peso o della propria forma fisica ha delle ripercussioni dirette sulla quantità di cibo che consumiamo. Ci spinge a imporci di essere costantemente a dieta focalizzandoci solo sul controllo del peso come unico obiettivo.

Il rischio di seguire un regime restrittivo difficile da sostenere e mantenere nel tempo è quello di incorrere in ciclici fallimenti che incrementano la frustrazione e l’insoddisfazione e confermano nella persona un’idea di sé come inadeguata.

Un’alimentazione equilibrata passa dunque da una preliminare accettazione del proprio corpo che ci metta nelle condizioni di cambiare il nostro stile di vita e mantenerlo nel tempo senza pericolose oscillazioni.

Esercizio.

Rifletti sul tuo peso e la tua forma fisica e descrivi in che modo sta influenzando il tuo modo di mangiare.